Il Monte Amiata si trova nella Toscana meridionale, un versante nella provincia di Grosseto e un altro in quella di Siena, in un’area che include numerosi comuni, tra cui Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Piancastagnaio, Santa Fiora, situati tra 600 e 800 metri.
È un antico vulcano, ormai spento, ricchissimo di acque: vi si trovano le sorgenti dei fiumi Fiora e Albegna.
Dalla sua vetta, a 1738 metri , lo sguardo si perde in diverse direzioni: la Val d’Orcia, la Maremma, la vallata del lago di Bolsena, il Chianti.
L’Amiata è ricco di bellezze naturali e di reperti artistici. Qui per lunghi secoli si sono alternate diverse civiltà e dominazioni: Etruschi, medioevo del Papato e dei Carolingi, Repubblica di Siena, fino al Granducato di Toscana.
L’economia della zona si basa sulla coltivazione delle castagne, del fungo e del legno, insieme al turismo in continua espansione. Avvicinandosi al Monte Amiata, si resta colpiti dal paesaggio: grandi foreste di faggi, abeti e castagni circondano la montagna come in un abbraccio.
Qui si possono percorrere itinerari di grande suggestione, per gli amanti del trekking e delle passeggiate all’aria aperta. Nella stagione invernale, quando c’è neve (una circostanza sempre più rara, a causa dei cambiamenti climatici) è possibile praticare lo sci su oltre 15 chilometri di piste e 17 impianti di risalita.
Le bellezze naturali della montagna trovano una zona di particolare valorizzazione nel “Parco Faunistico“, un’area di osservazione, studio e di ricerca delle variegate specie animali. È possibile incontrare, percorrendo i sentieri attrezzati, daini, cervi, mufloni, caprioli e camosci oltre a istrici, volpi, tassi, donnole, faine, puzzole, lepri, scoiattoli, ghiri, cinghiali. Ma il sovrano incontrastato di quest’area è il Lupo appenninico.
Tra le località, merita una visita Roccalbegna, che prende nome da una rupe al centro del paese sulla quale si trova una fortificazione, il Cassero Senese. A nord, con una breve passeggiata si arriva alla Riserva del Pescinello, un’area a elevata biodiversità, dovuta alla compresenza di boschi, arbusti, rupi calcaree, sorgenti e pozze. Sono presenti esemplari arborei di rilievo monumentale, di cui vi mostriamo qualche esemplare.
Inoltre è molto bella Santa Fiora: da visitare, alla sorgente del fiume Fiora, la grande peschiera, la vasca dove un allevamento di pesci ha consentito per secoli una corretta integrazione alimentare con i prodotti della zona, come le castagne.
Infine va visitato il monte Labbro, luogo di culto di David Lazzaretti, un barrocciaio toscano fondatore del movimento religioso giurisdavidico. Lazzaretti operò nella Toscana del XIX secolo, particolarmente nella zona del Monte Amiata. Per il suo visionarismo e per la sua tragica fine, è stato chiamato il Cristo dell’Amiata. Al suo nome è legata la fondazione della Chiesa Giurisdavidica, ancora presente oggi tra la gente semplice e contadina della zona.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 mesi | Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Analitici". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 mesi | Questo cookie è impostato per registrare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Funzionali". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 mesi | Questo cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Necessari". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 mesi | Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Altri". |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 mesi | Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 mesi | Questo cookie viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale. |